martedì 1 dicembre 2015

Le Start List e la fortuna di essere donna...e vecchia

Una volta dovevi aspettare la mattina della gara,
quando attaccavano il foglietto con i numeri di pettorale e la suddivisione per categorie Age Group. 
Scorrevi i nomi degli atleti, guardavi la categoria e il punteggio rank e ti facevi un'idea di dove saresti finito in classifica. 
Adesso lo puoi sapere prima. 
Con i nuovi sistemi evoluti su MySdam e simili trovi gli iscritti e l'età. 
E qui cominciano i calcoli della tua posizione. 
A meno che... tu non faccia parte delle categorie vuote.
Le categorie vuote sono principalmente quelle femminili e quelle degli over 70. 
Nelle gare che frequento la percentuale di donne iscritte di solito si aggira intorno al 10% del totale. 
Di queste la maggior parte ha meno di 30 anni o più di 40. 
Il motivo è semplice: quelle in mezzo di solito sono ferme per riproduzione. 
Poi ci sono gli over 70. 
Uomini e donne che si sono avvicinati allo sport in età avanzata e che sono agguerritissimi fra di loro, oltre a guardati peggio di come i vecchietti della loro età guardano i cantieri.
Una volta uno di questi, convinto sicuramente di fare del bene, mi ha smontato la ruota posteriore della bici, per poi rimontarla non tanto bene...(ho ancora i segni sul gomito). Stavo tranquillamente sistemando la mia bici, ma chiaramente secondo lui lo stavo facendo nel modo sbagliato (uguale uguale a come fa con me mio nonno).

Tornando alle donne...
Nelle donne 30-40 trovi poche, ma agguerrite atlete di ritorno alle competizioni, donne i cui figli sono già grandi, donne che i figli non li hanno. 
In ogni caso sono sempre poche, roba che grazie ad alcune assenze a volte mi ritrovo premiata come prima di categoria nonostante abbia fatto delle prestazioni ridicole. 

Il lunedì mattina qualche collega ti vede sofferente e ti chiede cosa hai fatto nel week end, tu dici: 
la tal gara. 
Ah brava, e quanto sei arrivata?
Prima. 
... 
Su una. 
Cioè, prima di categoria, ma ero solo io, però poi ... 
e inizi la tiritera a spiegare. 

Insomma, magari hai anche fatto una bella gara, ma se arrivi prima perché sei sola, perde tutto il fascino. 

Per gli anziani è diverso.
Per il mondo master l'anziano è una speranza per il futuro: 
a 70 anni nuota, corre, fa triathlon, non importa come, ma ancora ce la fa, e tu speri di arrivare ai 70 ancora in forma. Tralasciamo il fatto che ci sono settantenni che hanno iniziato a fare sport quando sono andati in pensione...20 anni prima e che in una stagione fanno i km in bici che io non ho ancora fatto da quando ho comprato la bicicletta. 
Li vedi partire dal blocco tuffi anche se hanno bisogno di una mano, li vedi fare i mezzi Iron facendo a gara con i cancelli del tempo limite del nuoto, perché hanno imparato a nuotare a 60 anni, e i 1800 metri sono una roba eterna  (poi in bici ti passa in testa però). 

Ma soprattutto li vedi controllare le start list alla ricerca di un altro anziano. 
Che spesso non c'è. 
Ho sentito gente gioire di aver fatto gli 80 anni ed essere finalmente passato di categoria:  perché M80 che fanno i 400 stile non ce ne sono altri (i suoi avversari nel frattempo sono tutti defunti e sicuramente non si presenterà un nuovo ottantenne alle gare, quindi lui vincerà tutto quello che c'è da vincere).
Comunque quest'anno esiste la categoria M100-104, nelle gare Master di Nuoto, perché il nuoto è uno sport che fa bene, ad ogni età. Credo. Forse. Boh. 





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